Quando e perché acquistare un amplificatore per chitarra: info, utilità e prodotti migliori

Qualora abbiate compiuto il grande acquisto di una chitarra elettrica, dovete ritenere come ovvio l’acquisto di un amplificatore. Le chitarre elettriche – per quanto possano avere una buona qualità in termini di legni adoperati – non dispongono di una cassa di risonanza. La prima differenza con le chitarre classiche ed acustiche, risiede proprio nella dipendenza da un amplificatore. L’acquisto di un prodotto (economico o costoso che sia) è da ritenersi assolutamente obbligatorio per poter godere a pieno dell’esperienza musicale.

Qualora – invece – abbiate una chitarra acustica o classica, l’acquisto di un amplificatore può essere persino tranquillamente evitato. La motivazione risiede proprio nell’avere incorporata una cassa armonica che per mezzo della rosa (ossia il foro circolare sul corpo della chitarra al di sotto delle corde), fa sì che i suoni escano dopo l’induzione della vibrazione delle corde. Sono principalmente due le casistiche per comprare un amplificatore per chitarra classica o acustica.

Il primo caso, è quello secondo cui si disponga anzitutto di un modello elettrificato o comunque collegabile con un cavo jack ad un amplificatore. Qualora vogliate beneficiare di un riverbero o di un suono arricchito da un minimo di effettistica, l’acquisto di un amplificatore si rende necessario. Il secondo caso, è quello secondo in cui si contempla la possibilità di esibirsi dal vivo in contesti aperti. Anche in questo caso, l’acquisto di un modello che – come minimo – dia semplicemente voce alla chitarra si rende essenziale.

Si pensi al classico ragazzo – o studente – che vuole imparare a suonare la chitarra ed ha bisogno del suo primo amplificatore. Entrare in un negozio di musica e scegliere può essere molto difficile per una persona che non ha mai avuto a che fare con gli strumenti musicali. Tuttavia possono esservi alcuni suggerimenti utili che possono aiutarvi durante la scelta. Ecco, a seguire, dei punti brevi e concisi che vi aiuteranno durante la scelta del prodotto giusto.

• Effettuate una scelta commisurata alle vostre esigenze. Per “commisurato” s’intende il non esagerare con la potenza del prodotto o con la complessità di funzionamento dello stesso.
• Comprate un prodotto facile ed intuitivo da utilizzare. Gli amplificatori con un numero eccessivo di parametri da settare, possono risultare difficili da utilizzare per chi non ha mai avuto a che fare con gli strumenti musicali.
• 10 o 15 Watt, bastano e avanzano. Iniziare a suonare, vuol dire intraprendere un percorso che – volendo – può accompagnarvi per tutta la vita. Un wattaggio apparentemente basso, può offrire delle grandi emozioni! Ricordate sempre che la vera differenza la fa la mano del chitarrista e non un equipaggiamento più costoso.
• Non abbiate paura di esigere la qualità. Pur mantenendo un profilo “entry – level”, diffidate dai prodotti eccessivamente economici. Un buon prodotto per iniziare a suonare seriamente deve offrire la regolazione delle frequenze alte, medie e basse e – possibilmente – un minimo di effettistica.
• Provate i prodotti, anche se non sapete suonare un brano completo. La prova è il punto più importante dell’acquisto. Non abbiate paura di essere giudicati, ciò che conta è la vostra soddisfazione al momento dell’acquisto. Cercate d’immaginare il suono del vostro brano preferito e cercate d’imitarlo il più possibile. Le grandi soddisfazioni, iniziano anche con una sana emulazione!

Gli amplificatori per chitarra si dividono in due grandi famiglie: i modelli a transistor e quelli valvolari. Analizzando le motivazioni per comprare i modelli a transistor, in testa a tutto poniamo il fattore economico. I modelli a stato solido sono preferibili qualora vogliate un prodotto facile da utilizzare, spendendo poco ed avendo annessa la possibilità di gestire un minimo di effettistica. Più nello specifico, questi modelli sono da preferire se non avete a disposizione molto tempo durante la vostra giornata per suonare. Inoltre, un grande punto a favore di questi modelli risiede nella possibilità di essere trasportati senza particolari pensieri, data la loro robustezza e poca vulnerabilità nel tempo.

Se avete maturato un minimo di esperienza con la chitarra classica (o acustica) e volete approcciarvi a quella elettrica, sicuramente non sarete digiuni per ciò che concerne la qualità del suono. Rispetto ai modelli a transistor, qui trattiamo una tecnologia più “nobile”, forte delle sue sonorità calde ed avvolgenti e mediamente più versatili. Tuttavia, un difetto da segnalare risiede nella delicatezza durante le fasi di trasporto. Le valvole di un amplificatore, infatti, sono composte di materiale vitreo ad alta resistenza, ma che comunque può essere soggetto a rotture se trasportate in maniera scorretta. Inoltre, segnaliamo che la resa di un amplificatore valvolare è apprezzabile solo dopo un periodo di tempo continuativo del suo utilizzo. In definitiva, questi modelli offrono (di base) sonorità migliori, ma hanno bisogno di molte più attenzioni per essere utilizzati e mantenuti a dovere.

Come accennato precedentemente, anche se siete dei principianti, una spesa eccessivamente bassa può far sorridere solo il vostro portafoglio, ma non le vostre orecchie. In termini concreti, diffidate dai modelli che abbiano un costo inferiore ai 70, 80 euro (al netto di eventuali promozioni). Tuttavia, sotto la soglia psicologica dei 200 euro, si possono compiere dei grandi acquisti, utilizzabili persino in piccoli contesti dal vivo. Ancora una volta – infine – invitiamo i futuri chitarristi a provare approfonditamente i prodotti prima di acquistarli: il primo amplificatore non si scorda mai!