In questo articolo forniremo una panoramica generale sulle tipologie di amplificatori per chitarra elettrica. Dai modelli a transistor sino a quelli valvolari, dall’analogico al digitale: vedremo nel dettaglio quali sono le migliori soluzioni da attenzionare anche in base ad esigenze specifiche. L’acquisto di un amplificatore per chitarra elettrica può risultare molto complesso per chi non ha mai avuto a che fare con questo strumento. In questa guida forniremo alcuni semplici consigli che possano dirigervi verso il modello a voi più congeniale. A seguire, vedremo quali sono i prodotti da tenere in considerazione e – infine – faremo alcuni ragionamenti riguardanti l’esborso economico.
Come scegliere il modello migliore in base alle proprie esigenze?
- Se siete alle prime armi, esagerare con la potenza o con le funzioni non farà di voi dei migliori chitarristi. L’arma segreta per migliorare nella musica è suonare con estrema perseveranza e costanza. Non esistono scorciatoie che tengano: per quanto la teoria musicale possa apparire noiosa, la pratica iniziale va fatta su un modello commisurato ai bisogni iniziali di un principiante. Le soddisfazioni non esiteranno ad arrivare!
- Se siete dei chitarristi di lungo corso, non disdegnate dei modelli digitali. Seppur vedremo in seguito più approfonditamente cosa sia un modello digitale, in questa fattispecie ci limitiamo a consigliarla caldamente come opzione. Che sia un software VST o un processore digitale esterno, la qualità del suono è molto avanzata.
- Non abbiate pregiudizi nei riguardi di marchi e formati specifici. Senza troppi giri di parole, non date seguito a chi dice che una testata amplificata con cabinet suona sempre meglio di un ottimo modello combo. Il monito è quello secondo cui i prodotti vanno testati con le vostre mani e – soprattutto – con le vostre orecchie, lontano da pregiudizi.
- Commisurate l’acquisto in base alla tipologia di chitarra che avete. Un equipaggiamento formato da una chitarra economica ed un amplificatore top di gamma, non farà altro che porre in risalto le mancanze tipiche di una chitarra entry-level.
Amplificatori combo: cosa sono e come funzionano
Tuttavia, vi sono alcuni denominatori comuni a qualsiasi amplificatore combo tra cui:
- Regolazione del livello generale del volume
- Equalizzazione di frequenze basse, medie e alte
- Switch tra canale pulito e canale distorto
- Uscita jack da 6.3 mm per connettere la chitarra all’amplificatore.
La connessione della chitarra elettrica agli amplificatori combo è molto semplice: basta connettere il modello da voi scelto ad una comune presa di corrente, per poi connettere mediante il cavo jack lo strumento all’amplificatore. La qualità di questi prodotti può variare moltissimo sulla base delle fasce di prezzo: dalle funzioni più basiche, come quelle di cui sopra, troviamo sul mercato anche una moltitudine di modelli che includono un pacchetto ricco di effettistica e che prevedono la presenza di un comando a pedale per consentire lo spostamento tra effetti e/o canali.
Questa famiglia di amplificatori si rivela ottima per chi risiede in contesti di spazi non eccessivi o condominiali. Presente in versioni sia valvolari che a stato solido, questi modelli sono tutti da provare. Le potenze in gioco variano da pochissimi Watt sino a modelli che superano ampiamente la soglia dei 100W e che sono ottimi persino per esibirsi in concerti all’interno di spazi non eccessivamente grandi.
Testate amplificate e cabinet: cosa sono e come funzionano
Scegliere la giusta accoppiata tra testata amplificata e cabinet presuppone l’avere bene in testa quale tipologia di suono si vuole ottenere. Ad ogni configurazione – infatti – corrisponde una ben determinata timbrica, in quanto ogni modello di testata ha un suo timbro. Per quanto possiate trovare un modello spiccatamente versatile, le testate hanno bisogno di essere completate da una ricca pedalboard per ciò che concerne gli effetti. La differenza con gli amplificatori combo è anche questa: se i modelli “tutto in uno” riescono a racchiudere moltissime funzionalità, in questo caso il focus riguarda la gestione dei canali e la tipologia di suono in uscita. Scegliere una testata con cabinet, significa selezionare un’identità sonora che vi accompagnerà durante le vostre sessioni quotidiane.
Per chi non lo sapesse, il cabinet ha la funzione di dar voce alla testata. Se nei modelli combo abbiamo visto come la cassa sia integrata al pannello di controllo, qui vediamo come l’elemento di comando (la testata) e la voce da essa impressa, siano nettamente distinte. Il pregio di una soluzione simile risiede nell’infinita flessibilità di scelta che ogni chitarrista ha nello scegliere l’accoppiata tra “cervello” e “voce”. Infine, una seconda motivazione per cui questa soluzione non è la più adatta ad un principiante, risiede nel prezzo: in questo caso – infatti – può raggiungere con una certa facilità delle vette elevate.
Amplificatori digitali: cosa sono e come funzionano
Il discorso riguardante i VST – invece – è piuttosto diverso. Questi software sono facilmente installabili sul vostro computer e consentono di simulare una moltitudine di modelli di amplificatori presenti sul mercato attraverso dei semplici clic. Un grande pregio di quest’opzione è quello di poter ottenere dei suoni di altissimo livello ad un prezzo contenuto. Tuttavia, l’utilizzo disinvolto di questi software presuppone che l’utente abbia una componentistica hardware certamente non basica sul proprio PC. Vediamo nel dettaglio, cosa serve ad un utente medio per usufruire a pieno di un software VST:
- Hardware performante: un quantitativo di RAM non inferiore ai 6 GB, un hard disk di tipo SSD ed un processore potente.
- Scheda audio esterna: questo elemento è necessario ad effettuare il collegamento tra chitarra e software e a processare i suoni in entrata e in uscita.
- Casse Monitor: collegate anch’esse alla scheda audio, sono essenziali per godere di un’esperienza audio godibile. Raccomandiamo l’utilizzo di prodotti il più possibile “neutri” e pertanto non indirizzati maggiormente verso una gamma specifica di frequenze.
Prezzi e conclusioni
La regola d’oro che vige alla base di ogni qualsiasi decisione è quella secondo cui i prodotti vanno testati con le vostre mani e con le vostre orecchie. Nessuno meglio di voi stessi può sapere quali siano le esigenze reali sotto ogni punto di vista. Provare con mano i prodotti vi aiuterà senz’altro a compiere delle scelte oculate e che regaleranno sempre dei grandi sorrisi!