Le marche migliori per amplificatori per chitarra classica
Nel campo degli amplificatori per chitarra, abbiamo davvero tanti modelli con diversi effetti, timbri, watt, dimensioni e via dicendo.
Una cosa da ricordare è di affidarsi sempre a marchi che sono famosi, e rappresentano un indice di qualità e garanzia del prodotto.
Si parla in particolare di:
Fender,
Marshall,
Spider,
Orange.
Per quanto concerne la chitarra classica, Fender propone dei modelli molto interessanti. Con il marchio Orange che è a dir poco famoso e di qualità, abbiamo però maggiore distorsione quindi sta a noi decidere in base ai nostri gusti. Anche Marshall è molto buona, sia per dimensioni che portabilità, che per altre caratteristiche importanti. Il suon è pulito, molto avvolgente e si espande bene anche in stanze di medie dimensioni.
Amplificatore valvolare: cosa sapere
Quando parliamo di un amplificatore per chitarra valvolare, questo ha delle caratteristiche ben precise. Esso principalmente usa delle valvole termoioniche nei circuiti del preamplificatore e del finale di potenza, come componenti attivi per l’amplificazione del suono.
L’amplificatore valvolare risulta essere la prima tipologia ad essere stata ideata, e ad oggi risulta essere quello più acquistato. Questo in quanto riesce a produrre un suono migliore rispetto a quello degli altri, presenti sul mercato.
Le valvole riescono a dare una bella risposta, questa non è lineare, ma è ciò che vogliamo per un genere rock o hard rock. Infatti questi generi prediligono una non linearità del suono in uscita, questo è meglio che sia oggetto di fenomeni quali la compressione e la distorsione. Allo stesso tempo però conferisce anche calore e pienezza al suono, motivo per cui anche chi suona jazz e blues preferisce l’amplificatore valvolare.
Confrontato con gli altri tipi di amplificatore, un valvolare presenta però maggiori dimensioni e peso, aspetto positivo e negativo allo stesso tempo. Inoltre anche se è molto buono, a differenza di altri amplificatori è maggiormente delicato e sensibile. Infatti si scalda anche con più facilità e in meno tempo.
Inoltre di solito presenta un costo alto, sopra la media e le valvole sono abbastanza fragili. Per quanto concerne invece il finale di potenza, questo una potenza e una dinamicità superiori rispetto ad altri amplificatori.
C’è anche da dire che nel preamplificatore vengono impiegati anche dei doppi triodi, come ad esempio nel caso delle valvole 12AX7. Invece ci sta da dire che per quanto riguarda il circuito del finale di potenza, la scelta si muove di solito tra due diverse tipologie di valvola:
- tetrodi, come 6L6, che vengono considerati solo da aziende americane molto famose, come ad esempio Fender e Mesa Boogie,
- pentodi, i quali sono impiegati invece da aziende inglesi come Marshall e Vox.
Oggi moltissimi produttori di amplificatori valvolari offrono diversi tipi di modelli dotati dell’uno o dell’altro tipo di valvole. La scelta è meramente personale, anche se ci sono ovviamente delle differenze di suono in uscita.
Amplificatore a transistor, cosa sapere
Parliamo di amplificatore transistor quando vengono usati transistor bipolari nel preamplificatore e nel finale di potenza.
Lo stadio finale solitamente, a livello tecnico, viene realizzato usando dei transistor discreti, la pre-amplificazione invece viene ottenuta spesso con l’uso di amplificatori operazionali come il TL72.
Un amplificatore di questo tipo, che si chiama allo stato solido, offre una risposta al segnale molto più lineare rispetto a quello di un amplificatore valvolare. Questo potrebbe essere un aspetto positivo per alcuni, ma per altri no.
Visto che i transistor che presentano una più bassa tendenza alla distorsione, questi amplificatori sono infatti più adatti per coloro che vogliono suonare musica Jazz.
Un amplificatore inoltre a transistor, da un punto di vista economico, di spesa effettiva, è molto più accessibile da acquistare. inoltre risulta per quanto riguarda le misure, meno grande, quindi più facile da posizionare e anche meno pesante.
Cosa sapere sull’amplificatore combo
Un amplificatore combo, ovvero combinato nel vero senso della parola, racchiude dentro di se, strutturalmente parlando, un numero di tre componenti, ovvero:
- preamplificatore,
- finale di potenza,
- altoparlanti.
Di solito questo tipo di amplificatore presenta una struttura in legno. Inoltre questo tipo di amplificatore, racchiudendo tre componenti in una consente una comodità maggiore per quanto concerne gli spazi. Infatti possiamo montare in meno tempo l’amplificatore e posizionarlo facilmente dove desideriamo. Però è anche vero che questo tipo di amplificatore, potrebbe anche diventare molto pesante.
Suono e potenza negli amplificatori per chitarra acustica
L’amplificatore, soprattutto per chitarra acustica, deve rispettare dei requisiti specifici. Infatti dovremmo avere un suono caldo e avvolgente, non troppo alto e stridulo, come nel caso della chitarra elettrica. Ecco il motivo per cui è difficile scegliere il modello giusto che fa al caso nostro.
Si consiglia in ogni caso di scegliere un amplificatore che produca un sound il più vicino possibile ai propri gusti, deve essere nel caso della chitarra acustica molto pulito, brillante, caldo. Ma alla fine queste non sono regole fisse e non variabili, possiamo anche volere un suono sporco infatti.
Uno degli elementi molto importanti, per la scelta del giusto amplificatore, è la potenza che viene espressa in watt. Se dobbiamo suonare solo nella nostra stanza, non ci sarà bisogno di un modello con un valore di watt chissà quanto alto. Se invece dobbiamo suonare in concerto anziché 15 watt, n dovranno essere 50 ad esempio.
Inoltre quando scegliamo il modello di amplificatore, dobbiamo far riferimento alla presenza o assenza di dovrebbero di un supporto esterno – CD, lettore – per esercitarsi su una base musicale. Inoltre bisogna avere il collegamento in uscita ovviamente. Questo elemento è molto utile per imparare a suonare bene o per dilettarsi, e divertirsi.
Cosa scegliere tra valvole o transistor?
Come abbiamo avuto modo di vedere la differenza sta nella tecnologia usata, per ottenere un suono in uscita molto diverso. Infatti gli amplificatori a valvole, che inoltre sono di solito i più costosi, presentano un suono in uscita molto caldo e le distorsioni sono armoniche. Motivo per cui, se ci piacciono suoni particolari, potremmo scegliere questo modello per le chitarre classiche. Il suono ovviamente sarà più sporco e un po’ distorto, ma non in modo troppo incisivo.